Campanula rapunculus L., Campanulaceae
Nome Scientifico Campanula rapunculus L.
Famiglia Campanulaceae
Nomi comuni Capironzola, casciottoli, naponzoli, puppoline, ranpussolo, raponzo, raponzolo, rapunzolo.
Habitat Terreni calcarei e umidi, schiarite forestali, margini erbacei, da 0 a 1.500 m.
Forma biologica H bienn
Tipo corologico Paleotemperato, Eurasiatico
Antesi Maggio-settembre
Raccolta Foglie basali: fine autunno/primavera; radici: ottobre-novembre del secondo anno di vita.
Parte edibile Foglie, fiori, radici.
Edibilità 5/5?
Descrizione Pianta erbacea biennale alta fino a 100 cm. Possiede radice a fittone, bianca, grossa e carnosa lunga da 3 a 10 cm. Il fusto è sottile, glabro o scarsamente peloso, semplice o ramificato in alto ma scarsamente fogliato. Le foglie basali, disposte a rosetta, sono oblunghe-obovate. Quelle superiori si riducono progressivamente con forme da lanceolate a lineari, alterne e rade, sessili. I fiori a forma di campanella, violetti fin quasi bianchi, sono riuniti in pannocchie rade. Sono picciolati con calice glabro a cinque denti, lunghi più della metà della corolla divisa in cinque lobi ripiegati all’infuori.
In cucina Coltivato per le radici dal medioevo, in disuso dal secondo dopoguerra. Sempre più raro anche allo stato spontaneo. In alcune località si mantiene la tradizione legata al suo consumo, come nella Bassa Romagna e a Vicenza, dove esistono ancora aziende che lo producono. Del raperonzolo si possono utilizzare anche i getti primaverili e le foglie in insalata. Le radici dal sapore dolce e il sentore di nocciola, si consumano crude e cotte. In insalata con olio, sale, pepe, aceto o limone; insieme ad altre verdure in zuppe, torte salate e risotti.
Specie simili Tutte le campanule sono edibili; anche di un’altra specie, la Campanula selvatica (Campanula trachelium), sono state spesso consumate tradizionalmente le radici. Il Raperonzolo si potrebbe confondere con altre piante dalle radici ugualmente commestibili: il Raponzolo (Phyteuma ovatum e P. spicatum) e l’Enagra (Oenothera biennis), detta comunemente rapunzia, rapuzia o rapuntica.
Storia Raperonzolo, la storia
Foto http://dryades.units.it, © Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, autore: Andrea Moro, su licenza CC BY-SA 4.0